Vocalità Metodo Lichtenberger®Institut

TRATTI PRINCIPALI

Fondamenti del suono vocale e sviluppo della percezione sensoriale

Pratica avanzata e sviluppo delle qualità vibratorie del suono vocale

Applicazioni al repertorio musicale

Scopo del lavoro

Negli incontri gli iscritti sperimenteranno gli esercizi fondamentali del Metodo approfondendo le reti di connessione e le tematiche principali nell’ottica di uno sviluppo del proprio suono vocale anche attraverso applicazioni al repertoriomusicale. I brani vocali oggetto di studio saranno approfonditi alla luce delle connessioni esistenti tra corpo, psiche, organi sensoriali, ambiente e suono.

Cantare significa mettere in relazione tanti linguaggi diversi (corpo, suono, musica): è perciò fondamentale che l’atto musicale si rivolga alla sensorialità (e quindi guidato dalla percezione) che non alla motricità. La sensorialità, nella proposta del Metodo Funzionale della Voce, diventa l’elemento guida della prassi musicale.

A che cosa ci si orienta quando si esegue un brano? All’attività muscolare o alla qualità del suono e alla sua relazione con il corpo? La qualità del suono può determinare e trasformare la qualità della motricità dei tessuti e del sistema delle catene muscolari? Può l’ergonomia dialogare con i modelli dell’estetica? Queste sono solo alcune delle domande che possono sorgere nella prassi esecutiva, ma in questo percorso si scopre come la laringe di chi canta diventa centro dell’irradiazione vibratoria e che tutto si relaziona con la risonanza dei tessuti, cartilagini, ossa, mucose e membrane. Perfino Mozart o Beethoven passano attraverso il nostro sistema nervoso, le note scritte e viste entrano nel sistema cantante per molteplici vie, l’atto vocale si accende e mette in moto una infinita rete di connessioni.

“Il suono della voce cantata quando si sviluppa nella direzione di una maggiore brillantezza e qualità timbrica può effettivamente creare uno stato di benessere e di tranquillità interiore liberando il cantante dalle consuete ansie da prestazione e consentendo al suono stesso di costruire i percorsi all’interno del repertorio musicale e non viceversa…”

(tratto da: Luciano Borin – conferenza su “MUSICA E INFANZIA – un incontro tra scienza e didattica musicale” Trento 18 maggio 2002)

Gli incontri saranno tenuti da: Luciano Borin e Elisabetta Da Rold

Organizzazione: da ottobre a giugno sia individuali che semi-collettivi (giornate: lunedì e venerdì – orari concordati)

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